Ancora attacchi informatici contro un utente di Poste Italiane che è stato truffato con una tecnica evoluta molto difficile da identificare e grazie all’attività di Adiconsum Lecce ha potuto recuperare le somme sottratte. L’Arbitro Bancario finanziario ha infatti accolto la tesi difensiva di Adiconsum Lecce difesa dal presidente Lucio Paolo Guida e ha disposto che Poste Italiane corrisponda al ricorrente l’importo di €. 1.260,00.
Questi i fatti e la Decisione.
Il ricorrente aveva richiesto all’intermediario la sostituzione della password di accesso all’app Bancoposta che aveva reinstallato a seguito del cambio del suo cellulare.
Riceveva, quindi, una mail con la quale veniva invitato a procedere al reset della password e, poco dopo, riceveva un sms sulla propria utenza telefonica con cui veniva informato che l’account era in fase di verifica e che per evitarne la sospensione, occorreva accedere al link indicato nel sms.
Successivamente veniva contattato da un sedicente operatore telefonico dell’intermediario che “perfettamente a conoscenza della richiesta di reset della password, lo invitava a completare la procedura tramite il link inviatogli via sms, altrimenti il reset non sarebbe andato a buon fine e sarebbe stato bloccato, per motivi di sicurezza, il profilo e il conto”. Dopo avere cliccato sul link ed essere stato reindirizzato ad un sito che sembrava quello ufficiale dell’intermediario, su istruzione del sedicente operatore telefonico, l’utente inseriva le proprie credenziali (user, password e codice conto); veniva, quindi, invitato ad attendere 12 ore per l’aggiornamento del profilo.
Il giorno successivo, poiché non riusciva ad effettuare l’accesso sull’applicazione dell’intermediario con le credenziali “resettate”, contattava il numero dell’assistenza e veniva informato della frode perpetrata e quindi del prosciugamento del suo conto per l’importo complessivo di 1.260,00 euro.
L’utente, difeso da Adiconsum Lecce, presentava ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario che accogliendolo sanciva il diritto del ricorrente al rimborso delle somme richieste, per cui
“…il Collegio, in accoglimento del ricorso, dispone che l’intermediario corrisponda al ricorrente l’importo di €. 1.260,00.
Il Collegio dispone inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l’intermediario corrisponda alla Banca d’Italia la somma di € 200,00 quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente la somma di € 20,00 quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso”.
Gli iscritti ad Adiconsum Lecce direttamente o in convenzione per l’anno in corso possono scaricare gratuitamente la decisione dell’ABF (riservata agli associati). Chi ha donato anche il 5×1000 ad Adiconsum Puglia (C.F. 93255780723) nell’ultimo adempimento fiscale, potrà beneficiare della prima informazione e assistenza di Adiconsum Lecce gratuitamente inviando una segnalazione a info@adiconsumlecce.it o tramite questo sito in home page.