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Bollette Energia. Basta fake news e ricorsi in Procura. Sollecitiamo ARERA a convocare Ass.ni Consumatori. Necessario intervento legislativo

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Carlo DE MASI, Presidente di Adiconsum nazionale: Inutili i ricorsi alla Procura e l’invio di raccomandate.  Sollecitiamo ARERA ad indire, come da noi richiesto, un incontro urgente con le Associazioni Consumatori, per conoscere esattamente entità economica e numerica e predisporre i correttivi necessari.
Occorre definire “blocchi” per arginare i “furbetti”del turismo elettrico.
 
Fake news ed iniziative allarmistiche non aiutano a risolvere la questione venutasi a creare a seguito degli oneri di sistema non riscossi dalle agenzie di vendita – afferma Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – È necessario fare chiarezza per non alimentare  illusioni nei consumatori. Non è, infatti, la Procura che può risolvere la questione né il Tar, ma un intervento legislativo, come quello delle bollette a 28gg., scaturito dal confronto tra Associazioni Consumatori e Autorità di regolazione per Energia reti e Ambiente, alla quale abbiamo chiesto da subito un incontro. È con l’ARERA che vanno chiariti innanzitutto entità economica e numerica, attuale e futura, e definiti i correttivi da mettere in campo per evitare che a pagare siano sempre i consumatori finali e onesti.

 

 

 

Ad ARERA – prosegue De Masi – chiediamo anche di definire insieme dei “blocchi” per arginare i “furbetti” del turismo elettrico, colpevoli del fallimento delle agenzie di vendita, mettendo in atto i necessari “distinguo” con i “poveri energetici” (fuel poverty), la cui morosità è dovuta ad effettivi condizioni di indigenza e per i quali occorre prevedere un Fondo sociale.

 

Un ultimo passaggio – conclude De Masi – riguarda l’invio, da più parti consigliato, di una raccomandata. Invio del tutto inutile, se, come ha dichiarato l’ARERA, l’aggravio sulla bolletta dovrebbe essere di 2 euro, contro i 5 euro spesi per la raccomandata.